In giro per la Ciociaria…per un trekking fotografico

Quando si vive da tanto tempo in un luogo succede che, pur passando davanti alle bellezze del territorio, si osservi con superficialità ciò che ci circonda. Una settimana fa in Ciociaria ho potuto notare proprio questo fatto.

FACCIAMO LE FOTO SUL TREKKING?

In hotel avevamo pianificato da diverso tempo una giornata di servizio fotografico del territorio ciociaro per spingere un nuovo segmento di mercato, quello legato al mondo del trekking e dell’hiking. Abbiamo deciso di sfruttare l’intera giornata partendo molto presto e cercando di visitare almeno tre o quattro luoghi significativi della Ciociaria da fotografare. La giornata è stata davvero lunga e stancante ma sono tornata a casa entusiasta e con gli occhi colmi della bellezza della natura e dei luoghi visitati. Ma quest’entusiasmo con il quale ora racconto la giornata trascorsa, non ce l’ho avuto da subito.

L’APPUNTAMENTO PERO’ E’ ALL’ALBA!

L’appuntamento è fissato alle 5, con relativa sveglia alle 4. Il mio primo pensiero appena sveglia è stato – ma siamo sicuri che tutto questo possa giovare alla mia già precaria salute psicofisica?  Le poche ore di sonno, il freddo e il buio fuori poi non mi aiutano per niente. Caffè al volo e siamo già in macchina alla volta di Monte Autore, passando per gli Altipiani di Arcinazzo, Subiaco, Monte Livata e Campo dell’Osso, luogo di partenza della nostra escursione.

Indossati gli scarponi da trekking, iniziamo la nostra camminata con le luci frontali per illuminare il sentiero. Salendo dolcemente lungo un sentiero leggermente in salita, arriviamo nella località  Le Vedute; il nome non è assolutamente casuale; il paesaggio che si apre davanti ai nostri occhi anticipa la vista che si avrà poi in vetta; qui si intravedono già le prime luci dell’alba che emergono tra le poche nuvole presenti. Lo spettacolo è meraviglioso ed appaga la vista e anche l’anima.

FINALMENTE GIORNO!

Il calore del primo sole ci comincia a scaldare e l’umore migliora. Proseguiamo ancora fino ad arrivare in vetta. Abbiamo davanti a noi una vista a 360° di tutte le montagne circostanti. Si intravede in lontananza il Corno Grande, la cima più alta del massiccio del Gran Sasso. Vediamo chiaramente il complesso della Majella e gli altopiani del Faito (nascosti un poco da una coltre di nuvole) e sembra quasi di poter toccare poi il Monte Tarino e il Cotento. Individuiamo il Viglio e la piana di Camposecco, luogo di ambientazione di molte scene del film di Bud Spencer e Terence Hill “Lo chiamavano Trinità”.

L’alzataccia di questa mattina è ampiamente ripagata dalla vista; ma il trekking fotografico continua. Tornati alle macchine, facciamo finalmente colazione con il box che ci ha fornito gentilmente l’hotel; dopo aver compiaciuto la vista, appaghiamo anche lo stomaco con un’ottima crostata fatta in casa e una soffice fetta di ciambellone.

SULLE ORME DI SAN BENEDETTO

 

 

Tappa successiva: Sacro Speco di Subiaco. Per chi non ci fosse mai stato, la storia dell’ordine benedettino ebbe inizio da qui; poco più che adolescente, San Benedetto trascorse tre anni della sua vita da eremita proprio nel luogo in cui sorge ora il monastero, incassato nella roccia a strapiombo sulla valle dell’Aniene.

Grazie alla concessione delle autorità competenti, riusciamo anche a far volare il drone per riprendere una panoramica a 360° di Subiaco e dei monasteri benedettini. Proprio grazie alla presenza del santo da queste parti, Subiaco è una delle tappe del Cammino di San Benedetto che tocca anche altri paesi della Ciociaria quali Trevi nel Lazio, Guarcino e Collepardo. Splendidi i sentieri dei dintorni che costeggiano il fiume Aniene e ricchi di cascate e suggestivi torrenti.

DIREZIONE: FUMONE!

Dopo un ottimo pranzo a base di specialità ciociare, con la troupe ci spostiamo verso il delizioso borgo di Fumone. Qui il tempo sembra essersi fermato; l’assenza di auto, i caratteristici vicoli e soprattutto il castello medievale rendono Fumone un borgo magico. Quanto ci è piaciuto passeggiare per i vicoli, scoprire gli angoli nascosti e osservare ogni piccolo particolare che si mostrava ai nostri occhi: i coloratissimi fiori di alcuni balconi, le finestre bifore che rimandano all’antico, le vecchiette sedute alle panchine, felici di chiacchierare con chiunque passi di lì.

Se passate da queste parti, poco dopo l’ingresso in paese, sentirete un inconfondibile profumo di biscotti appena fatti; l’olfatto vi porterà davanti ad un piccolissimo forno dove una simpatica signora vi farà assaggiare le sue specialità (ottime le ciambelle al limone): ne rimarrete conquistati. Io ho provveduto ad acquistare la fornitura di biscotti per la colazione del prossimo mese!

TRAMONTO SUL LAGO

La nostra avventura sta per terminare, aspettiamo solo che il sole tramonti tra le acque del lago di Canterno. Nell’attesa, finalmente ci rilassiamo osservando gli animali che popolano il lago.

Una simpatica comitiva di oche anima l’ambiente circostante fino a quando,  indispettite dalla nostra presenza, si allontanano prendendo il largo. Siamo riusciti ad immortalarle comunque, anche se solo con lo smartphone!

Non solo oche ma anche stormi di uccelli che probabilmente si preparavano alla migrazione, aironi e persino cormorani; la loro presenza ci affascina e quasi ci distrae dal nostro lavoro; fino a quando non vediamo il sole iniziare a tramontare. Purtroppo le nuvole non ci permettono a pieno di scorgere il sole sparire nell’acqua ma i colori del cielo e delle nuvole che si riflettono nell’acqua sono ugualmente affascinanti.

La giornata volge al termine; la stanchezza comincia a farsi sentire ma torniamo a casa felici; felici di aver avuto l’opportunità di vedere il territorio intorno a noi con occhi diversi e felici di potervelo raccontare a voce e tramite le meravigliose foto realizzate.

Visitate la Ciociaria, camminate lentamente, magari accompagnati dalla nostra guida, per apprezzarne la bellezza … e naturalmente soggiornate all’Ambasciatori Place Hotel a Fiuggi!

P.S. Le foto che vedete sono quelle reali della giornata trascorsa; per informazioni vi lascio il link dell’agenzia che si è occupata delle foto e dei video.
Grazie ad Andrea e Salvatore di Black Alpaca Production!

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