Cosa accadrebbe se il nostro corpo venisse privato di stimoli sensoriali?
Proviamo ad immaginarci immersi nel buio, nel silenzio totale, privi di sensazioni termiche e soprattutto senza percezione del peso corporeo.
Un incubo? Il nirvana? O semplice disquisizione teorica irrealizzabile?
La realtà è che esiste uno strumento capace di portare il corpo alla deprivazione sensoriale. Si chiama Vasca di galleggiamento (o di deprivazione sensoriale, appunto) e si trova in pochi centri benessere in Italia.
La sua storia è legata agli anni ’50, agli esperimenti del neuroscienziato americano John Lilly, impegnato a studiare gli effetti della deprivazione sensoriale sul cervello. Per farlo, utilizzò una grande vasca con un coperchio, riempita di acqua salata a temperatura corporea, per eliminare ogni sensazione tattile e termica, così che il corpo galleggiasse senza alcuna percezione di freddo o di caldo. Silenzio e buio erano assicurati dalla chiusura del coperchio. Lilly era convinto che, senza alcuna stimolazione sensoriale, il cervello cessasse qualunque attività. Scoprì invece che l’assenza di stimoli conduce a un profondo rilassamento e a uno stato simile a quello del dormiveglia. In molti hanno sperimentato anche un aumento di creatività. Infatti, secondo studi medici, sottoponendosi a sessioni brevi di restrizione sensoriale completa, il corpo umano viene defaticato completamente, e la mente può amplificare le sue capacità. Grazie a questo strumento si è compreso che il cervello, una volta indotto a eliminare gli stimoli esterni, riesce a produrne di propri.
Le possibilità di rilassamento totale e altri benefici riscontrati (eliminazione di stress, tensioni, effetti benefici su dolori muscolari, emicrania, mal di schiena, insonnia) hanno attirato il mercato del wellness che ne ha fatto un oggetto simbolo del raggiungimento del benessere totale.
Per tutti quelli che come me hanno problemi di claustrofobia e considerano una cosa da pazzi pagare per farsi rinchiudere in un “uovo”, dico che esistono vasche aperte, collocate naturalmente in stanze buie e insonorizzate.
Conosco persone che si sono addormentate come sassi nella vasca di galleggiamento, risvegliate dalla voce dell’operatrice che li avvertiva della fine del trattamento. Si dice che un’ora di sonno nella vasca equivale a sei ore di sonno nel letto.
Tempo fa, spinta dalla curiosità, ho deciso di provare anche io.
In effetti si viene catapultati in un dimensione di estraneità dal mondo. In un universo in cui spazio e tempo sono dimenticati. E’ stata un’esperienza molto interessante: decidere di ricavarsi una bolla di vuoto nella frenesia naturale della vita, costringere il proprio corpo a liberarsi dalla fatica di rispondere agli stimoli esterni, lasciare che la mente vaghi in libertà, è una cosa che ha un sapore mistico, oltre che rilassante. Lo consiglio anche ai non accaniti del wellness – categoria a cui mi sento molto vicina.
Per coloro che volessero lasciarsi tentare, dico che a Fiuggi l’unico centro benessere che ha la vasca di galleggiamento (aperta) è il Tangerine SPA dell’Hotel Ambasciatori.