Dopo la consueta ricerca settimanale di notizie interessanti che possano ispirarmi, vengo attratta dal consueto articolo spiazzante.
Un noto inserto dedicato alle donne di un quotidiano nazionale sbandiera in homepage un pezzo approfondito sul rapporto tra donne e birra. L’articolo riporta i risultati di un’indagine Doxa commissionata da AssoBirra. Capisco l’esigenza di capire i gusti e le tendenze della clientela per costruire e indirizzare meglio l’offerta ma la ricerca ha toni socio antropologici bizzarri che fanno capolino fin dal titolo “Una generazione che non si era mai vista. Donne che amano la birra”. Cavolo che alle donne piaccia la birra adesso è addirittura un evento epocale, tanto da contraddistinguere una generazione? Do fiducia al buon giornalista e ai ricercatori e proseguo nella lettura.
Vengono appellate come Millenials (generazione del nuovo millennio), sono 7 milioni di ragazze italiane tra i 18 e i 35 anni, 4 su 10 progettano di andare a studiare o a lavorare all’estero. Non ci resta difficile crederlo, considerate le difficoltà in cui versa il nostro Paese e considerato che la tendenza è in atto da molto tempo. Solo una su 10 pensa di sposarsi…anche questo non stupisce, anche se in realtà esistono ricerche che evidenziano una tendenza opposta: aumento del desiderio di fare famiglia della maggior parte dei giovani di oggi, desiderio frenato dalla crisi economica e dalla mancanza di lavoro. Pare poi che le millenials mettano i loro valori e il loro modo di essere al primo posto contro tutte le convezioni (capirai che novità). Infine, nonostante siano native digitali, potrebbero fare a meno dei loro smartphone e di tutti i social network, ma mai rinuncerebbero agli amici, a un libro o a un film. Questa è la vera notizia, in effetti, mi conforta e ci voglio credere, anche se l’esperienza concreta mi suggerisce che il mondo intorno a me è social dipendente. In tutto ciò ancora non capisco cosa c’entri la birra. E finalmente eccola… la bomba, la vera ciccia dell’articolo… Riporto testualmente:”3 donne su 10 confessano di fare senza problemi cose considerate convenzionalmente “da maschi” come bersi una birra con gli amici o parlare con passione di economia e politica”.
E qui cadono le braccia. Starete mica affermando che politica e economia non è roba per donne?No perché si spiegherebbero tante cose della nostra Italia. Davvero nel 2015, nell’epoca della liquidità dei gender, siamo a questo punto? Parlare di politica e bere birra sarebbe da maschi? Certo le donne al massimo leggono poesie e parlano di shopping e make up. Che il rapporto delle donne con la birra sia cambiato è certamente vero, oggi più donne bevono birra rispetto al passato e naturalmente questo è legato a tutta l’evoluzione sociale che ha interessato il gentil sesso nel tempo. Mi fa sorridere però l’accostamento tra bere birra e parlare di politica come pratica soprattutto maschile. A questo punto l’autore del pezzo mi avverte che ”c’è di più”. Continuo la mia lettura curiosa. Apprendo così che”le donne sono diventate anche acquirenti. Comprare una birra per se stesse è diventato un gesto naturale, senza timore di essere giudicate”.Vorrete mica affermare che bere birra non è socialmente accettabile? Da quando bere o acquistare birra è diventata una pratica disdicevole? Oppure diventa indecorosa solo quando sono le donne a berla? Decido che la mia lettura si ferma qui. Torno a mettere lo smalto sulle unghie! Naturalmente scherzo. Scendo le gambe dal tavolo, metto da parte il mio quotidiano economico, poggio sigaro e birra e vi consiglio seriamente di abbandonare certi pregiudizi se davvero volete vendere birra alle donne!
Inutile dire che il bar Grifoncino dell’Ambasciatori Place Hotel non fa distinzioni di sesso. Ha una vasta scelta di birre, anche artigianali. Vi aspettiamo!Saremo ben contenti di accogliere il gentil sesso per discutere un po’ di politica tra un sorso e l’altro di birra 😉
L’Hotel ha creato addirittura un pacchetto dedicato alla birra
Naturalmente c’è una grande scelta anche per tutti i clienti che non amano la birra.