I monasteri benedettini della Ciociaria sono l’esempio più lampante della tendenza “umana” a cercare tesori in un mondo lontano e non accorgersi di esserci seduti proprio sopra. Ci sono mille motivi per vagabondare nella nostra terra, offrirne uno che dia la ragione di un viaggio non è facile, ma se proprio dovessi scegliere, probabilmente, senza esitare, citerei le tracce preziose che San Benedetto ha lasciato sul nostro territorio.
Non ci sono posti al mondo che possono vantare una ricchezza e un privilegio simile, eppure ho l’impressione che non si sappia o non si valorizzi a sufficienza.
Penso ai miei genitori che mi rimproverano di organizzare viaggi in capo al mondo e di non considerare mai abbastanza il patrimonio italiano. Naturalmente, la loro è un’impostazione iperbolica, ma non posso fare a meno di pensare che ci sia del vero.
Prima di raccontarvi le meraviglie dell’itinerario della Via Benedicti in Ciociaria, forse è bene scoprire l’importanza di una simile presenza nel mondo che abitiamo. Non abbiate paura, evitiamo digressioni e lezioni storiche, le lasciamo ad altri ben più esperti di noi. Quello che occorre tenere presente è che San Benedetto ha cambiato la storia dell’Occidente nel VI secolo. I monasteri da lui fondati e la sua Regola sono stati un faro non solo per altri monasteri del mondo, ma per la storia stessa. Il francese Jacques Le Goff, ritenuto uno dei più grandi storici del periodo medievale ha affermato: “Dovremmo domandarci a quali eccessi si sarebbe spinta la gente del Medioevo se non si fosse levata questa voce grande e dolce”.
La cosa straordinaria è che San Benedetto parla anche all’uomo di oggi, alla contemporaneità. Anche in questo caso non ci dilunghiamo, ma per farvi un’idea basti pensare che grandi imprenditori – tra tutti il ‘re del cashmere’, lo stilista Brunello Cucinelli – hanno posto alla base della loro attività e del loro successo la Regola benedettina. Da diversi anni stanno fiorendo scuole per top manager che concentrano il percorso formativo proprio sulla Regola. Ma non solo il lavoro… l’organizzazione sociale, l’uso prezioso del tempo, la costruzione del proprio io…tutto ha un punto di riferimento valido in San Benedetto.
Ecco questo seme di portata rivoluzionaria ha avuto il suo epicentro in Ciociaria!
Non ci resta che andare nel cuore dei luoghi benedettini, allora.
Nota: La Via Benedicti ha diverse tappe e, oltre al Lazio, tocca anche l’Umbria e il Molise, io vi parlerò dei luoghi più significativi e, per fortunata coincidenza, si trovano dalle nostre parti. Racconterò di un itinerario che ha come punto di partenza Subiaco, a pochi km da Fiuggi e dalla Ciociaria, il motivo è semplice: è da qui che tutto ha inizio. Lascio anche il nome di un sito interessante che spiega per filo e per segno tutti i luoghi benedettini del centro Italia, con tanto di itinerari. In questo modo potete scegliere quello che fa per voi. Il sito è Via Benedicti
DOVE DORMIRE:
Fiuggi si trova a metà strada tra Subiaco e Montecassino,è il posto migliore per pernottare.
Naturalmente presso l’Hotel Ambasciatori
Lorenza
IL NOSTRO ITINERARIO:
SACRO SPECO SUBIACO
MONASTRO DI SANTA SCOLASTICA SUBIACO
ABBAZIA DI MONTECASSINO