Il Giubileo in Ciociaria, tra fede, storia, arte e cultura

Se non l’aveste capito, questo è l’anno del Giubileo.  Un appuntamento  voluto da Papa Francesco che ha scatenato una valanga di discussioni. Dal pizzicagnolo all’uomo di governo, tutti si sono sentiti autorizzati a dire la loro, soprattutto dopo i fatti di Parigi. Qualche politico doc ha anche suggerito al Santo Padre di annullare l’evento, come si trattasse di un concerto pop… Tanto per chiarire: proporre una cosa del genere equivale più o meno a chiedere l’annullamento del  Natale. ..ebbene sì, questi sono i nostri amministratori! L’Ambasciatori Place Hotel, invece, è sempre sul pezzo  e ha pensato di creare un pacchetto ad hoc per il Giubileo, anche perché per la prima volta nella storia questo evento  è decentrato, cioè non è necessario andare a Roma per viverlo ma si può celebrare in tutte le diocesi del mondo.
La Ciociaria è ricca di luoghi sacri dove poter “respirare l’Anno Santo”, per questo il pacchetto prevede tre giorni pieni con visite guidate ad Anagni, non a caso definita “città dei Papi”, escursioni alla Scala Santa di Veroli, all’Abbazia di Casamari, fino a Roma presso la Basilica di San Pietro e di San Giovanni in Laterano.
Nella frenesia della nostra epoca e dei nostri giorni, prendersi del tempo da dedicare all’arte, alla spiritualità, alla comprensione della misericordia (il tema del Giubileo) può essere senza dubbio un grande arricchimento.
Non fatevi ingannare dall’idea di pellegrinaggio che si materializza nella vostra mente, con Ambasciatori Place Hotel, il vostro tour sarà indimenticabile.

Come quale idea di pellegrinaggio? Quando qualcuno nomina la parola Giubileo, nella mia mente emerge prepotente la figura del pellegrino. E il pellegrino della mia mente ha un’aria bislacca ma gli vuoi bene. In genere è di nazionalità polacca (non so perché, forse un retaggio di Giovanni Paolo II), indossa strani bermuda, caldi d’estate e freddi di inverno,  sulla testa calca sempre un berretto e ha l’immancabile fazzoletto al collo, che nella maggior parte dei casi è giallo canarino, per richiamare i colori del Vaticano. Ma il vero segno distintivo del pellegrino lo scorgi ai suoi piedi, ogni pellegrino degno di questo nome indossa  sandali francescani, anche d’inverno. I più coraggiosi li calzano con pedalini color celestino scolorito. Il pellegrino, poi, ha un’aria gioiosa e vagamente tonta, è di quelli che sorridono alla vita perché hanno capito la chiave segreta del mondo. Alcune volte spingono la loro gioia oltre i limiti consentiti dal comune pudore e chitarra in braccio se ne vanno in giro strimpellando e canticchiando strampalate canzoni di lode al Creatore. Qualunque sia la vostra idea di pellegrino, non lasciatevi frenare e abbandonatevi al viaggio del Giubileo!

La foto è tratta dal sito: http://www.bistrotdevenise.com/viaggio-poetico/

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